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Botswana Tourism ha lanciato una campagna social intitolata “stay home, travel tomorrow”: rimanere a casa, in attesa di riprendere a viaggiare domani. La campagna segue iniziative simili già messe in atto da parte di altri paesi in tutto il mondo, in attesa che la situazione legata al Covid19 migliori.

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Il lago Ngami un tempo era ricco d’acqua e pieno di vita. Purtroppo questo paesaggio è diventato un lontano ricordo da quando la peggior siccità degli ultimi decenni ha colpito la zona : dove c’era il lago ora si possono vedere animali che lottano nel fango e affrontano una morte terribile. I branchi di ippopotami che popolano la zona si contendono gli ultimi angoli di fango umido, molti di loro hanno già perso la vita e gli altri cercano di sopravvivere in questo scenario da incubo.

Il fotografo Martin Harvey ha documentato come il lago si stia prosciugando rapidamente e gli animali muoiano bloccati nel fango sotto il sole cocente.

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Il Botswana è una destinazione valida tutto l’anno ma chiunque stia pianificando un safari dovrebbe conoscere le caratteristiche della varie stagioni ed i loro effetti sulla fauna del paese: l’inizio delle piogge ad esempio può dare inizio alle migrazioni di zebre.

Il clima del Botswana è di tipo semi-arido, caldo e secco per gran parte dell’anno, con esclusione dei mesi estivi che qui sono compresi tra novembre e marzo, quando le temperature sono molto alte e le piogge cadono per brevi periodi. I mesi più caldi sono settembre, ottobre e novembre. Le precipitazioni sono più abbondanti tra gennaio e febbraio e nella zona nord orientale del paese. Durante l’inverno (maggio-agosto) il caldo durante la giornata è più sopportabile ma la sera le temperature scendono di molti gradi, con temperature che si aggirano mediamente intorno ai 5°C.

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